SOLVENCY II: IL PUNTO DELLO SDA BOCCONI

Si tratta di un vero e proprio cambiamento epocale, visto che Solvency II va a introdurre numerosi cambiamenti che andranno a modificare la struttura del mercato assicurativo. Solvency II dovrebbe infatti eliminare le divergenze normative esistenti nei diversi Stati, consentire alle imprese di identificare, misurare e gestire più efficacemente tutte le tipologie di rischi cui esse sono esposte, andando così a rafforzarne la solidità finanziaria.

A fare il punto della situazione a poco più di un mese dall’entrata in vigore ci ha pensato l’Osservatorio Solvency II Operational Transformation realizzato da Sda Bocconi, in collaborazione con Capgemini Italia Spa e AB (AllianceBernstein), che ha approfondito le problematiche del nuovo regime di vigilanza.

L’Osservatorio evidenzia come Solvency II resterà un cantiere aperto almeno fino alla fine di quest’anno, richiedendo alle imprese di assicurazioni di introdurre cambiamenti ai propri modelli strategici, organizzativi e commerciali.

Insomma, se le misure di Solvency II devono diventare il pilastro che sostiene i processi decisionali delle compagnie, non è difficile prevedere un progressivo cambiamento nelle consuetudini che regolano la competitività del mercato.

Nel complesso le compagnie italiane sono pronte all’operatività del nuovo regime. Principalmente le imprese ricorrono alla formula standard per la valutazione del proprio requisito patrimoniale. Il mercato risulta adeguatamente capitalizzato, ma sembra che per alcuni rischi (ad esempio, la liquidità) siano necessari ulteriori sforzi. Secondo CRO, CFO, CIO e COO, le principali difficoltà incontrate nell’implementazione di Solvency II sono Data Quality e i sistemi IT a supporto dove le compagnie stanno incrementando i propri investimenti.

L’innovazione nei prodotti assicurativi rende il data quality un argomento chiave da affrontare. Inoltre, l’analisi mostra che si avverte l’esigenza per un ambiente informatico (architettura, sistemi applicativi) maggiormente integrato con il desiderio di un ruolo maggiormente centrale del dipartimento IT. È stato inoltre evidenziato il ruolo crescente del Risk Management nel processo di cambiamento verso l’ottica risk-based, non solo da un punto di vista dell’adeguamento normativo. Ciò, coerentemente con una cultura del rischio sempre più diffusa trasversalmente in azienda ed ancor più nel Consiglio di Amministrazione e nell’Alta Direzione.