RISCHIO REPUTAZIONALE: UN ASPETTO SEMPRE PIU’ DELICATO DA GESTIRE PER LE IMPRESE

La reputazione d’impresa, in qualsivoglia settore dell’economia essa operi, non è più considerata come un elemento astratto e sfuggente. Per quanto sia di difficile valutazione, la reputazione d’impresa è ormai un aspetto da gestire con molta attenzione, in quanto può contribuire in misura significativa, se non determinante, al successo di un’impresa o alla sua irreversibile disgregazione.

Nella definizione delle strategie aziendali diventa quindi insopprimibile l’analisi del rischio reputazionale.

Negli ultimi mesi, il caso più clamoroso di danno reputazionale è stato quello del software taroccato dalla Volkswagen, prima industria automobilistica europea, per aggirare le severe norme anti inquinamento degli Stati Uniti e immettere sul mercato 11 milioni di auto fuori norma.

Le conseguenze? Via l’amministratore delegato Martin Winterkorn, sanzione da 18 miliardi, titolo a picco, 11 milioni di veicoli richiamati e consumatori che vogliono essere risarciti per aver inconsapevolmente comprato veicoli che hanno inquinato molto più di quanto non risultasse dai documenti di acquisto.

Dal punto di vista della reputazione, un vero e proprio schock. La Volkswagen è uno dei fiori all’occhiello di un paese, la Germania, che rappresenta la locomotiva dell’Europa. Come è facile intuire, se la locomotiva frena di colpo si fa male anche chi viaggia sui vagoni.

Il rischio reputazionale può essere descritto come:

  • un rischio di primaria importanza che può determinare l’espulsione dell’impresa dall’arena competitiva (delegittimazione da parte degli stakeholder, consumatori o clienti);
  • un rischio di secondo ordine, nelle fattispecie nelle quali si manifesta come outcome di preliminari eventi sfavorevoli riconducibili a rischi appartenenti ad altre categorie (rischio operativo, legale, di compliance o strategico);
  • un rischio non (completamente) controllabile, poiché il suo insorgere è intimamente connesso a fattori esterni ed indipendenti rispetto all’operato dell’impresa (andamento del mercato in generale, crisi reputazionale di settore etc.).

L’attività di audit sul rischio reputazionale consente alle imprese di tenere costantemente sotto controllo lo stato della propria reputazione attraverso strumenti che permettono di adottare tempestivamente le contromisure opportune per ridurre il rischio reputazionale da rischio privo di qualsiasi controllo a rischio mitigabile.

I broker assicurativi possono fare molto per aiutare le imprese a gestire al meglio questo che è uno dei rischi emergenti maggiormente avvertiti, mettendo a punto soluzioni comprendenti servizi di assistenza che possano sostenere le aziende a reagire a una crisi reputazionale.