In una lettera congiunta a firma del presidente dell’Ivass e del governatore della Banca d’Italia, inviata lo scorso 26 agosto a banche e assicurazioni, le due Authority richiamano gli operatori a rimuovere tutta una serie di criticità in modo da riequilibrare i contenuti delle garanzie a tutto favore dei consumatori.
Ma quali sono queste criticità? Principalmente si tratta del fatto che le garanzie vengono offerte in pacchetti inscindibili. Il che può spesso portare gli assicurati a pagare una parte dei premi anche per coperture che non li riguardano.
La durata del contratto, le clausole di carenza o di franchigia spesso depotenziano il livello di copertura dei rischi assicurati, andando ad aggirare le valutazioni di adeguatezza delle coperture rispetto alle specifiche esigenze del cliente.
In caso di morte o invalidità permanente viene talvolta rifiutato il pagamento del sinistro eccependo che l’assicurato abbia taciuto, all’atto della firma del contratto, malattie pregresse che avrebbero determinato l’inassicurabilità.
In caso di estinzione anticipata del finanziamento, inoltre, molti clienti lamentano la mancata o tardiva restituzione della parte di premio pagato e non goduto e l’opacità del relativo procedimento di calcolo.
L’erogazione del prestito risulta sistematicamente abbinata alla sottoscrizione di una polizza nonostante la natura facoltativa di essa. La polizza, seppur facoltativa, continua a essere proposta ai clienti come condizione necessaria per accedere al prestito, presentandola come obbligatoria o “facendo capire” al consumatore che è fortemente consigliata per ottenere il mutuo o il prestito.
Il premio delle polizze continua a essere richiesto interamente in via anticipata, spesso forma anch’esso oggetto di finanziamento. Vengono così pagate alla banca delle commissioni precontate anche superiori al 50% dello stesso. Spesso i prodotti sono acquistati da soggetti non assicurabili, in quanto non in possesso dei requisiti previsti dalle condizioni di polizza; le compagnie, solo al momento dell’eventuale sinistro, anziché nella fase assuntiva, valutano se il cliente sia assicurabile (es. verifica malattie pregresse) rifiutando eventualmente di pagare l’indennizzo.
La lettera contiene inoltre una richiesta esplicita alle compagnie di assicurazioni: risanare quanto prima la situazione dei contratti in essere e riesaminare il portafoglio commerciale di questa tipologia di prodotti e le loro modalità di collocamento, al fine di assicurare che le loro caratteristiche rispondano alle reali esigenze di copertura dei rischi della clientela e che la loro distribuzione sia improntata a canoni di correttezza sostanziale.
In sintesi le assicurazioni dovranno adottare, entro 90 giorni dal ricevimento della lettera, soluzioni improntate ai principi di correttezza e trasparenza nei rapporti con gli assicurati e dovranno riferirle all’Ivass attraverso un documento ad hoc. Anche le banche lo dovranno produrre per garantire il rispetto delle indicazioni delle due authority, che proseguiranno comunque nelle rispettive azione di controllo su banche e compagnie, al fine di verificare il rispetto delle indicazioni fornite nella lettera.