Due italiani su tre dicono di essere preoccupati per la propria casa nei periodi di assenza. Nonostante questo, il ricorso allo strumento assicurativo è ancora troppo poco diffuso.
Secondo un’indagine realizzata da Aviva in collaborazione con l’istituto di ricerca Lorien Consulting sulla gestione dell’abitazione nei periodi di assenza, vacanza o altro, 7 italiani su 10 ritengono di essere sufficientemente organizzati per prevenire un eventuale danno, mentre il 30% dichiara di essere poco o per nulla organizzato per evitare imprevisti, con punte del 38% per le persone che vivono in affitto.
Generalmente la prevenzione degli italiani consta nel “fai da te”: lasciare le chiavi a persone fidate che passino a controllare è la strategia più diffusa (46%), mentre 1 italiano su 4 manda sistematicamente amici o parenti ad accendere la luce e aprire le persiane e l’8% fa affidamento sul portiere del palazzo.
Il ricorso a sistemi d’allarme è segnalato dal 44% circa, di cui il 16% con telecamere che permettono di controllare la situazione a distanza. Sono tre su dieci coloro che si affidano all’assicurazione come strumento di tutela: in particolare, il 27% conta su una copertura sulla casa tradizionale, mentre una percentuale minima dichiara di aver scelto una soluzione assicurativa dotata di sensori antiintrusione e per la rilevazione di fumo/allagamenti (4%).
Un intervistato su dieci circa dichiara di non fare nulla di particolare a scopo preventivo; proporzione che sale al 20% tra gli affittuari.
In linea generale, hanno affrontato problemi legati alla casa 4 italiani su 10. I furti sono in cima alla lista (19%). Seguono i danni derivanti da incidenti domestici (12%), quelli legati agli eventi atmosferici (10%) e ad atti vandalici (9%). I residenti al Nord Ovest (44%) hanno registrato problemi in misura superiore alla media. In particolare le regioni che spiccano per i valori più alti sono Toscana (46%), Lombardia (45%) Lazio (44%) e Piemonte (43%).