LA COPERTURA DANNI INDIRETTI FAVORISCE LA SOPRAVVIVENZA DI UN’AZIENDA COLPITA DA CALAMITA’ NATURALE

Il rischio più grosso per una azienda? L’interruzione dell’attività produttiva a seguito di un incidente, di una calamità naturale come un’alluvione, un terremoto, una frana. Dover interrompere il ciclo produttivo anche per un breve periodo di tempo può avere pesanti conseguenze sulla stabilità di un’azienda: impossibilità di rispettare i termini di consegna dei prodotti, minori ricavi e quindi minori profitti, pur in presenza di costi fissi insopprimibili (rate di mutui, canoni leasing, costi del personale, affitti…). A livello europeo il danno indiretto è mediamente di 2,5 superiore al danno diretto.

Oltre al danno materiale causato da un sinistro, l’azienda dovrà anche fronteggiare tutta una serie di ripercussioni sul proprio conto economico (Danno Indiretto). I Danni Indiretti (perdita di profitto, costi insopprimibili, spese straordinarie, riduzione del volume degli affari) sono pertanto molto più onerosi rispetti ai danni Diretti subiti dal fabbricato, dai macchinari o dalle merci.

Per proteggersi da questo rischio esiste sul mercato l’assicurazione contro i danni da interruzione di esercizio (polizza Danni Indiretti), che consente la ripresa dell’attività economica da parte delle aziende colpite da un evento catastrofale.

Se a livello europeo circa il 90% delle aziende possiede una polizza Danni Indiretti, in Italia la percentuale crolla a meno del 10%, seppure il territorio italiano sia tra quelli più esposti al rischio frane e alluvioni: circa sei milioni di persone vivono e lavorano in un territorio ad elevato rischio idrogeologico e 6.630 Comuni (circa l’82%) hanno aree a rischio frane e alluvioni.

Il dato assume particolare rilevanza se si considera che il 40% di aziende senza copertura Danni Indiretti che ha interrotto l’attività per oltre 90 giorni, ha definitivamente chiuso i battenti nei 2 anni successivi.

Nel programma cautelativo delle imprese la copertura Danni Indiretti è ormai indispensabile, perché può salvare la vita di un’azienda piombata in un momento di crisi.

Importante quindi che le imprese si rivolgano al loro broker di fiducia per chiedere consulenza e mettere in sicurezza il sistema produttivo.

Vale la pena chiedersi se non sia meglio per le imprese sopportare franchigie e limiti di indennizzo più stringenti sui danni materiali, per trasferire la relativa quota di premio risparmiata sulla garanzia Danni Indiretti.