Si chiama Rete d’Impresa ed è diventato ormai lo strumento quasi indispensabile per il rilancio delle PMI. Il fenomeno delle Reti d’Impresa ha vissuto una consistente crescita nell’ultimo anno (+34%) per un totale di 2.405 reti e oltre 12.000 imprese coinvolte.
Per restare competitivi in un mercato profondamente modificato dalla crisi, avviare sinergie, aggregarsi e mettersi in rete può essere la chiave per un nuovo sviluppo. Una consapevolezza che sta facendo breccia nella cultura delle nostre imprese.
In particolare, l’Italia vanta il primato europeo nelle Reti d’Impresa, che interessano ormai tutti i settori, dall’industria ai servizi al turismo, e si danno obiettivi mirati in ambiti come, ad esempio, l’internazionalizzazione, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, la condivisione di esperienze e competenze.
Il 46% delle Reti coinvolge da due a tre imprese, il 44% da quattro a nove, il 10% dieci o più imprese.
Le Reti rappresentano un’ottima risposta da parte delle imprese, ma la gestione delle risorse umane si dimostra un aspetto molto importante e delicato, che spesso si fa fatica a gestire. Nella Rete si crea infatti una sorta di “mercato interno del lavoro”, dalle grandi potenzialità: da un lato le attività possono essere moltiplicate e dall’altro si hanno i vantaggi della flessibilità. I dipendenti, infatti, possono essere impiegati nelle aziende aderenti a seconda delle necessità, ed allo stesso tempo hanno più opportunità di crescita e di formazione.
Oggi le Reti hanno a disposizione diversi strumenti per la gestione del personale: è possibile instaurare un rapporto di consulenza, di distacco, di codatorialità. Un’altra opzione è la somministrazione di lavoro, in cui l’Agenzia può collaborare dall’esterno o anche partecipare al contratto di Rete, ed occuparsi della gestione del personale sulla base delle indicazioni delle aziende.
Le Reti nascono per accrescere la competitività delle aziende aderenti, ed hanno bisogno del personale per raggiungere quest’obiettivo. Hanno inoltre bisogno di qualcuno capace di operare per gli obiettivi della Rete senza sostituirsi alle imprese. Indispensabile inoltre la flessibilità organizzativa, in entrata ed uscita, ma anche la flessibilità nella messa a sistema di stili produttivi e ritmi diversi, attraverso una gestione organizzata.