Ma come possono essere infettati i dispositivi? La trappola scatta quando il malcapitato di turno apre una mail fraudolenta (i mittenti possono essere i più disparati: Istituti, Enti, gestori telefonici e fornitori di servizi) contenenti link e/o allegati che una volta seguiti o aperti installano nel sistema informatico il virus in grado di criptare in pochi secondi tutti i dati presenti all’interno dello stesso e nei dispositivi collegati e di bloccare le funzionalità del PC. Per rientrare in possesso dei propri dati bisogna così pagare un vero e proprio riscatto che viene richiesto da chi ha diffuso il CryptoLocker.
Oltre a cifrare i dati, il virus si diffonde utilizzando i contatti del programma di posta elettronica del computer infetto. A tutti gli indirizzi email presenti nella rubrica arriva così una email contenente il virus stesso.
Come si più evitare il virus?
La polizia postale fornisce alcuni consigli:
– Non seguire link o aprire i file “sospetti”
– Cestinare le e-mail sospette
– Procedere a un costante aggiornamento del proprio antivirus
– Effettuare con scadenza ravvicinata il backup dei dati presenti nel proprio supporto informatico al fine di evitare la perdita degli stessi.
Quali procedure seguire in casi di infezione?
– Spegnete immediatamente il computer, anche brutalmente staccando la spina di alimentazione. Non riavviate il computer: ad ogni riavvio il virus continua a crittografare i vostri files, estendendo l’entità del danno;
– Rimuovete eventuali dispositivi USB connessi al sistema (pennette, hard disk, chiavette di firma digitale, ecc.);
– Se il computer è connesso in rete ad altri computer o server, staccate immediatamente il cavo di rete e spegnete tutti gli altri computer/server della rete;
- Contattate immediatamente il vostro tecnico di fiducia, facendogli presente il tipo di virus che vi ha colpito.