In Italia continua a crescere il fatturato della logistica conto terzi e non sembra ci siano all’orizzonte evidenti segnali di un consolidamento fra operatori di mercato. Questo, almeno, è la fotografia del mercato italiano della logistica guardando alla classifica dei Top 1000 stilata come ogni anno da Il Giornale della Logistica e dove vengono messi a confronto i dati di bilancio dell’esercizio 2014 dei maggiori operatori di mercato.
Il fatturato complessivo del comparto è di 28,52 miliardi di euro, in crescita del 3,1% rispetto all’esercizio precedente e generato per l’80% dalle prime 195 imprese del settore.
Nel 2008 i ricavi della logistica erano a 24,3 miliardi, nel 2009 erano scesi a 21,5, ma dal 2010 in poi è stata una crescita costante che probabilmente è proseguita nel 2015 e sta continuando anche quest’anno, complice soprattutto l’impulso dato dall’e-commerce.
Le imprese di logistica con un fatturato superiore ai 50 milioni sono 111, mentre sono ben 523 hanno un fatturato inferiore a 10 milioni e 358 inferiore a 5 milioni. Solo le prime tre superano il miliardo di euro di ricavi
La logistica è un settore che rende bene. Nel 2014 solo 202 aziende chiusero con un risultato netto negativo. In generale i margini di guadagno non sono molto alti, a conferma della frammentazione dell’offerta di servizi logistici dove dominano i grandi gruppi stranieri, e dell’elevata competizione che contraddistingue il mercato della distribuzione e del trasporto merci nel nostro Paese. In definitiva, nella logistica non si crea massa critica senza un’offerta globale da proporre al mercato. Sempre di più le concentrazioni industriali si stanno rivolgendo a livello globale con i loro tender per i servizi di logistica e faticano le imprese che non offrono una presenza internazionale. Ciò spiega la differenza tra i grandi gruppi stranieri e italiani e fra i primi della classifica italiani e tutte le aziende che restano sotto la soglia dei 50 e dei 10 milioni di euro di fatturato.